sabato 22 settembre 2018

Invito presentazione libro di poesie " Giocando a dadi con la Luna"

Siete tutti invitati alla presentazione del mio nuovo libro di poesie " Giocando a dadi con la luna" 
alle ore 20.30 presso la Libreria Ubik di Bergamo,via Santa Caterina 19 c.
La serata sarà allietata dai bravissimi Stefano Limonta al violino e Giulia Riva alla pianola.
Conduce il carissimo e bravo amico dott. Mattia Cattaneo, scrittore e poeta.
VI ATTENDO NUMEROSI! 

venerdì 5 gennaio 2018

LA STORIA DELLA MATITA


Il bambino guardava la nonna scrivere una lettera.
Ad un certo punto, chiese: "Stai scrivendo una storia su di noi? E' per caso una storia su di me?".
La nonna smise di scrivere, sorrise e disse al nipote: "In effetti, sto scrivendo su di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita che sto usando. Mi piacerebbe che tu fossi come lei, quando sarai grande."
Il bimbo osservò la matita, incuriosito e non vide niente di speciale.
"Ma è identica a tutte le matite che ho visto in vita mia!".
"Tutto dipende dal modo in cui guardi le cose. Ci sono 5 qualità in essa che, se tu riuscirai a mantenere, faranno sempre di te un uomo in pace con il mondo.
Prima qualità: tu puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una mano che guida i tuoi passi: questa mano noi la chiamiamo Dio e Lui ti dovrà sempre indirizzare verso la Sua volontà.
Seconda qualità: di quando in quando io devo interrompere ciò che sto scrivendo ed usare il temperino. Questo fa sì che la matita soffra un poco, ma alla fine essa sarà più affilata. Pertanto, sappi sopportare un po' di dolore, perché ciò ti renderà una persona migliore.
Terza qualità: la matita ci permette sempre d'usare una gomma per cancellare gli sbagli. Capisci che correggere qualcosa che abbiamo fatto non è necessariamente un male, ma qualcosa di fondamentale per mantenerci sulla retta via.
Quarta qualità: ciò che è davvero importante nella matita non è il legno o la forma esteriore, ma la grafite che è all'interno. Dunque fai sempre attenzione a quello che succede dentro di te.
Infine la quinta qualità della matita: lascia sempre un segno. Ugualmente, sappi che tutto ciò che farai nella vita lascerà tracce e cerca d'essere conscio d'ogni singola azione.


di:Paulo Coelho
Foto da web

venerdì 22 settembre 2017

UNA STORIA PER RIFLETTERE: Il talento emozionale

Un pomeriggio stava tornandosene a casa su un treno della metropolitana di Tokyo quando salì sulla vettura un operaio enorme, aggressivo, sporco e ubriaco fradicio. L'uomo, barcollando, cominciò a terrorizzare i passeggeri: bestemmiando, diede uno spintone a una donna che teneva un bambino in braccio, mandandola a cadere lunga distesa addosso a una coppia di persone anziane, che saltarono in piedi e si unirono al fuggi fuggi generale verso l'estremità opposta della vettura. L'ubriaco, assestando qualche altro ceffone (e, nella collera, mancando il bersaglio) afferrò il palo di metallo nel mezzo della vettura e con un ruggito cercò di estrarlo dal suo supporto. A quel punto, Terry, che era all'apice della condizione fisica grazie agli allenamenti quotidiani di otto ore di aikido, si sentì chiamato a intervenire, altrimenti qualcuno si sarebbe fatto male sul serio. Ma ricordò le parole del suo maestro: “L'aikido è l'arte della riconciliazione. Chiunque abbia in mente di combattere ha spezzato i propri legami con l'universo. Se cerchi di dominare gli altri sei già sconfitto. Noi studiamo come risolvere il conflitto, non come accenderlo”. In verità, quando aveva cominciato a prendere le sue lezioni, Terry aveva promesso al suo maestro che non avrebbe mai provocato un combattimento, e che avrebbe usato le sue capacità nelle arti marziali solo a scopo di difesa. Ora, infine, si vedeva offerta la possibilità di saggiare la propria abilità nella vita reale, in quella che era sicuramente un'occasione legittima. Così, mentre tutti gli altri passeggeri se ne stavano paralizzati sui propri sedili, Terry si alzò in piedi, lentamente e con fare deciso. Vedendolo, l'ubriaco ruggì: “Aha! Uno straniero! Ti ci vuole una bella lezione alla maniera giapponese!” e cominciò a ricomporsi per affrontare Terry. Ma proprio quando l'ubriaco era sul punto di fare la sua mossa, qualcuno proruppe in un “Hey!” assordante e stranamente gioioso. Il suono aveva il tono allegro di qualcuno che si fosse improvvisamente imbattuto in un carissimo amico. L'ubriaco, sorpreso, si girò e vide un minuscolo ometto giapponese, probabilmente sulla settantina, lì seduto avvolto nel suo kimono. Il vecchio guardava l'ubriaco con piacere e lo chiamò con un cenno leggero della mano e un allegro “Vieni qui”. L'ubriaco s'incamminò con un aggressivo “Perché diavolo dovrei parlare con te?”. Nel frattempo, Terry si teneva pronto ad atterrare l'uomo in un momento al minimo accenno di violenza. “Che cosa stai bevendo?” chiese il vecchio, con gli occhi fissi sull'uomo ubriaco. “Bevo sake, e non sono affari tuoi” grugnì in tutta risposta. “Oh, è fantastico, assolutamente fantastico” replicò il vecchio con tono cordiale. “Sai, anch'io amo il sake. Ogni sera, io e mia moglie (ha settantasei anni) scaldiamo una bottiglietta di sake e ce la portiamo fuori in giardino, e poi sediamo su una vecchia panca di legno...” E andò avanti parlando dell'albero di cachi che cresceva nel suo cortile, delle bellezze del suo giardino e del piacere di farsi un sake di sera. La faccia dell'ubriaco cominciò a distendersi mentre ascoltava il vecchio; i pugni si aprirono. “Già... anche a me piacciono i cachi” disse, con la voce strascicata. “Sì,” replicò il vecchio, con tono brioso “e sono sicuro che hai una moglie meravigliosa”. “No” disse l'operaio. “Mia moglie è morta...” Singhiozzando, si lanciò in un triste racconto spiegando come avesse perso la moglie, la casa e il lavoro, e di come si vergognasse di se stesso. Proprio in quel momento il treno arrivò alla fermata di Terry, e mentre scendeva dalla vettura, egli udì l'uomo con il kimono invitare l'ubriaco a unirsi a lui e a raccontargli tutta la storia, mentre quello crollava sul sedile, con la testa appoggiata nel grembo del vecchio.


Tratta da:Daniel Goleman,intelligenza emotiva

venerdì 7 luglio 2017

UNA STORIA PER RIFLETTERE: Il bruco che si trasforma in farfalla:

Il bruco che si trasforma in farfalla:
"Un piccolo bruco camminava verso la grande montagna. Molto vicino della sua strada c'era un grillo. "Dove vai??" gli chiese. Senza smettere di camminare, il bruco rispose: "Ieri sera ho fatto un sogno, sognai che ero sulla cima della montagna e da li potevo guardare tutta la valle. Mi è piaciuto quello che ho visto e cosi voglio realizzare il mio sogno. Sorpreso, il grillo disse mentre il bruco si allontanava: "Devi essere pazzo! Come farai ad arrivare fin là???? Tu, un piccolo bruco?? Per te, una pietra sarà una montagna, una piccola pozzanghera sarà un mare, e qualsiasi ramo sarà una barriera impossibile da oltrepassare." Ma il piccolo bruco era gia lontano e non lo sentì. I suoi piccoli piedi non smettevano di muoversi. 
Poi sentì la voce dello scarafaggio: "Dove vai con tanto sforzo?". Gia un bel po' sudato, il piccolo bruco rispose: "Ieri sera ho fatto un sogno, sognai che ero sulla cima della montagna e da lì potevo guardare tutta la valle. Mi è piaciuto quello che ho visto e cosi voglio realizzare il mio sogno." Lo scarafaggio si mise a ridere, e disse: "Ma se neanche io con le mie grandi zampe comincerei un'impressa così difficile. E rimase stesso per terra ridendo mentre il bruco continuava la sua strada. 
Uguale successe col topo, il ragno, la rana e il fiore. Tutti gli consigliavano di smettere. "Non arriverai mai..!", gli dicevano. Ma il piccolo bruco continuo a camminare, perché dentro di sè sentiva che doveva farlo. Già stanco e senza forze, e sentendosi al punto di morire, decise di fermarsi a riposare e costruire, col suo ultimo sforzo, un posto per dormire quella notte. "Cosi mi sentirò meglio." disse. Ma morì. 
Per giorni, gli animali si avvicinarono a vedere i suoi resti. Lì c'era l'animale più pazzo del mondo, che aveva costruito la sua tomba come un monumento alla mancanza di buon senso. Li c'era l'ultimo rifugio di uno che era morto per andare dietro ad un sogno. 
Giorni dopo, una mattina nella quale il sole brillava in una maniera speciale, tutti gli animali si riunirono intorno a quello che era diventato un avviso per tutti loro. All'improvviso tutti restarono a bocca aperta: quel bocciolo grigiastro, comincio a rompersi e con meraviglia videro un paio di occhi e due antenne... 
A poco a poco, per dargli tempo di rimettersi da quell'impatto, apparirono due bellissime ali dai colori stupendi. 
Era una farfalla!
Nessuno disse niente perché già sapevano cosa avrebbe fatto. Sarebbe andata volata in cima alla montagna a vedere da là su, tutta la valle. E cosi compiere il suo sogno.. il sogno per il quale era vissuto e s'era sforzato fino a morire ed era rinato per compierlo. Tutti s'erano sbagliati meno lui."

Racconto da:web
foto da pixabay

giovedì 8 giugno 2017

UNA VALIGIA,PETALI E FOTOGRAFIE libro di Poesie di Anna Maria Lombardi

Libro di Poesie
Autrice: Anna Maria Lombardi
CTL Editore,Livorno, Aprile 2017
Costo: 10 euro
Disponibile anche in E-book
Dove acquistarlo:
-telefonando direttamente al numeri: 333-2562492,
-richiedendolo alla casa editrice,
-nelle maggiori librerie on line,
-nelle librerie su richiesta






domenica 4 giugno 2017

NON SMETTERE

NON SMETTERE 
Non smettere
Non smettere mai di cercarmi
Nell'ombra dove frange la luce
nel riflesso scheggiato del lago
nei profumi che suggeriscono
lenti baci
pieghe di calda pelle
E ancora
nell'onda del mare che su se'
instancabile ritorna
Nel respiro infinito
della sfuggente natura
Trovami nei sorrisi degli occhi di altri
nelle piccole mezzelune della bocca
di estranei sorrisi
nella profondità' delle rughe
di una vita
Cercami e leggi in fondo agli occhi
le profondità' della mia anima
come ruscello dove ti puoi specchiare
Cercami tra le lacrime da asciugare
pozzi scuri di giorni bui
Scovami
ancora e ancora
Non ti stancare mai
Sorprenditi
vedendo che che sei sempre presente
come un refolo di vento che sospira
in un piccolo nascosto
angolo di me
La normalità' non ci appartiene
Noi cerchiamo
Cerchiamo sempre
una luce , uno sguardo
un silenzio
Siamo complici in questo
E il nostro esserci e' oltre
Lo scopriamo stupiti quando
una luce, un sorriso, un colore
come bimbi ci incanta
Non smettere
di cercarmi
perche' con me
cerchi te
e la vita
Una giostra infinita 

Marina Marini Danzi
2/06/2017
Diritti (c) riservati foto e testo

sabato 27 maggio 2017

SFUMATURE DI ROSA libro di poesie di Marina Marini Danzi e Lombardi Anna Maria

Libro di Poesie
Autrici: Marina Marini Danzi e Anna Maria Lombardi
CTL Editore,Livorno, Luglio 2016
Costo: 10 euro
Disponibile anche in E-book
Dove acquistarlo:
-telefonando direttamente ai numeri: 333-2562492 oppure 334-3397912,
-richiedendolo alla casa editrice,
-nelle maggiori librerie on line,
-nelle librerie su richiesta