RIFLETTIAMO CON UN RACCONTO:La bambola
di sale
Su una remota montagna
abitava una bambola di sale. Trascorreva le sue giornate tra cieli trasparenti
e distese verdi, tra fiori di tutti i colori e perle di rugiada. Da un vecchio
saggio che percorreva i sentieri del bosco sentì parlare per la prima volta del
mare. Incuriosita e affascinata decise di andarlo a cercare.
Dopo un’ interminabile pellegrinaggio attraverso territori aridi e desolati finalmente giunse in riva al mare. Rimase lì a guardare, per ore, solidamente piantata al suolo e con la bocca aperta, quella meravigliosa e immensa distesa d’acqua in movimento, ascoltando ammaliata il gorgoglio spumeggiante delle onde. Poi, quasi sussurrando, chiese al mare:”Chi sei?”
“Sono io”rispose il mare con voce misteriosa.
“Non capisco” disse la bambola ” come posso conoscerti e comprendere?”
“E semplice” rispose il mare “entra e lo saprai”.
Il mare era così azzurro, così invitante ed imponente…..la bambola si avvicinò e……
Dopo un’ interminabile pellegrinaggio attraverso territori aridi e desolati finalmente giunse in riva al mare. Rimase lì a guardare, per ore, solidamente piantata al suolo e con la bocca aperta, quella meravigliosa e immensa distesa d’acqua in movimento, ascoltando ammaliata il gorgoglio spumeggiante delle onde. Poi, quasi sussurrando, chiese al mare:”Chi sei?”
“Sono io”rispose il mare con voce misteriosa.
“Non capisco” disse la bambola ” come posso conoscerti e comprendere?”
“E semplice” rispose il mare “entra e lo saprai”.
Il mare era così azzurro, così invitante ed imponente…..la bambola si avvicinò e……
dopo parecchie esitazioni, lentamente,
entrò in acqua. Subito, un’onda tiepida e luminosa l’avvolse. Avvertendo una
strana e nuova sensazione ritrasse la gamba. Un velo di malinconia comparve sul
suo volto nel momento in cui vide che le dita dei suoi piedi erano sparite.
” Che cosa mi hai fatto ?” urlo la bambola “Dove sono finite le mie dita ?”
Imperturbabile il mare replicò:
“Perché ti lamenti ? Hai semplicemente
offerto qualche cosa per poter capire. Non era quello che chiedevi ?”
” Che cosa mi hai fatto ?” urlo la bambola “Dove sono finite le mie dita ?”
Imperturbabile il mare replicò:
“Perché ti lamenti ? Hai semplicemente
offerto qualche cosa per poter capire. Non era quello che chiedevi ?”
La bambola era addolorata
per la perdita dei suoi piedini, ma era anche affascinata da quel flusso
inarrestabile di nuove emozioni e da quell’ insolito inizio di comprensione che
stava vivendo. Guidata da un irresistibile impulso, avanzò nell’acqua. E questa
l’avvolse in un caldo e doloroso abbraccio. La bambola emise un gemito
struggente che di lì a poco tradusse in un enfasi di calma…
Si abbandonò alle onde e perdendo se stessa… comprese.
Un’ ultima ondata inghiottì ciò che restava della bambola. E proprio nell’ istante in cui scompariva parlò il mare con la voce della bambola o la bambola con la voce del mare e disse:
“Io sono…..”.
Si abbandonò alle onde e perdendo se stessa… comprese.
Un’ ultima ondata inghiottì ciò che restava della bambola. E proprio nell’ istante in cui scompariva parlò il mare con la voce della bambola o la bambola con la voce del mare e disse:
“Io sono…..”.
foto da web |