lunedì 19 gennaio 2015

GORSE uso transpersonale


DI FIORI NON SE NE SA MAI ABBASTANZA....
L'uso transpersonale secondo Dr R. Orozco.

GORSE:
Principio transpersonale : resa

"Gettare la spugna" e' probabilmente un'espressione che viene dal mondo della boxe. Succede quando uno dei due pugili ha ricevuto una quantita' sufficiente di botte e l'allenatore decide di metttere fine al combattimento.
Dal mio punto di vista il termine "resa"e' una parola che definisce perfettamente la portata dell'essenza.
Implica un certo livello di lotta, che varia secondo la personalita' di base, e il conseguente arrendersi di fronte ad una situazione avversa.
Arrendersi non significa affatto "accettare" ma , rinunciare dolorosamente con disperazione.
L'accetttazione si genera "dall'alto", dalla consapevolezza profonda, mentre la rinuncia, la rassegnazione e la resa sono atteggiamenti che provengono "dal basso", accompagnati da dolore e sofferenza.

Fin dalle origini della terapa floreale, quest'essenza e' riservata a coloro che corrispondono al breve ritratto abbozzato da Bach:

" Per coloro che hanno abbandonato la fiducia e che non credono di poter essere aiutati. Si sottopongono a differenti terapie solo perche' ne vengono persuasi o per fare piacere a qualcuno, pur continuando ad asserire che ci sono ben poche speranze di miglioramento"

Se partiamo dal presupposto che G. rappresenta la "resa" lo impiegheremo anche quando la persona "getta la spugna" in qualche aspetto specifico della propria vita, per es:
- quando si sta cercando un lavoro o il partner
- in situazioni difficili collegate alla coppia, allo studio o al lavoro del momento.

Molta gente ha un atteggiamento tipicamente G.nella propria visione dell'evoluzione umana, e questo si ripercuote nel blocco di ogni azione volta a migliorare l'ambiente o ad ottenere una ripartizione piu' equa delle risorse ecc..., perche' da questa prospettiva"non si puo' fare nulla".
Credo che il risultato di questo atteggiamento sia molto evidente, soprattutto quando si cede il passo a quello successivo: Wild Rose.
L'argomento di fondo e' che si puo' essere Gorse soltanto in un aspetto della vita e non in tutti gli altri.
Qualunque sia la circostanza avversa, l'essenza ci aiuta a non autoescluderci dalla possibilita' di parteciparvi positivamente.

L'assunzione di Gorse e' utile anche quando viene meno la risposta al trattamento.
Non parliamo di una totale mancanza di risposta, che sarebbe da trattare con Wild Rose per l'apatia(inespressivita') o con Clematis (per la disconnessione, morte, letargo), ma della supposta resa dei meccanismi di guarigione, anche se non c'e' dubbio che queste due essenze possano rinforzare l'azione di Gorse.

APPLICAZIONI LOCALI:
L'essenza nelle applicazioni locali, ci porta un'energia "attivante", che ha lo scopo di aiutare a ristabilire un adeguato livello di risposta.
Nella pratica ho visto un buon effetto nella crema per il trattamento delle varici e della circolazione arteriosa, nel recupero traumatologico, in estetica e in altri casi in cui la risposta positiva ai fiori era stata scarsa oppure di breve durata.
Rendiamoci conto che la "resa" e' uno stato precedente all'insufficienza, intesa come incapacita' (Larch).
Gorse sembra avere una relazione evidente con la reazione immunitaria ad es nei malati di AIDS.
Non si sa se in questi casi Gorse agisca direttamente sulle difese che si sono arrese o sono sul punto di farlo, oppure attraverso la risposta mentale- emozionale che si riflette in una forte ripresa del tono generale dell'individuo.
Serve ancora la ricerca per approfondire questi aspetti.
E' utile comunque l'uso di Gorse nei seguenti casi:
-depressioni
-tumori
-terapie immunosoppressive
- in generale per tutto cio' che danneggia o puo' danneggiare il sistema immunitario.

Liberamente tratto da "Manuale per l'applicazione locale dei fiori di Bach" Dr. Ricardo Orozco
foto da: libro

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