venerdì 16 gennaio 2015

LA CRITICA




Emettiamo giudizi sugli altri spesso acriticamente.Proiettiamo la nostra ombra senza soffermarci a chiedere a noi stessi se quello che stiamo dicendo corrisponde a noi più che all'altro/a.
Ci vuole coraggio nell'auto osservazione dei nostri processi interni,di porci domande lucide ,di ammettere di essere quello che non vogliamo vedere in noi unitamente agli aspetti gradevoli di noi stessi.Ci vuole umiltà ad accettare che conosciamo ben poco di noi stessi e che l'altra persona in quel momento null'altro  che un maestro/a che si sta prestando a vivere la funzione di specchio per aiutarci,anche se non consapevole. 
Prima di criticare non dobbiamo fare altro che crearci uno spazio di riflessione interna e rispondere, lucidamente a noi stessi e alla nostra flebile e delicata voce interiore, alla domanda se quello che osserviamo ci appartiene in qualche modo;se e quando, anche sotto altre vesti,non abbiamo avuto noi medesimi quel tale comportamento o difetto, additato negli altri. 
Una volta trovata la risposta è doveroso verificare se questa debolezza noi l'abbiamo veramente superata.
Solo allora potremmo pensare di averne il diritto .Arrivati a questo punto,solitamente rinunciamo a criticare perchè abbiamo imparato qualcosa non tanto dell'altro,ma di noi, che potremo volendo modificare nel futuro quando se ne presenteranno le occasioni ed abbiamo riconosciuto un poco del nostro essere umanità.In fondo questo è il senso della luce che illumina un pezzettino della nostra ombra o oscurità individuale.


Anna Maria dott.ssa Lombardi

(c) diritti riservati 





Visita la nostra Pagina Facebook:  Psicologia,fiori di Bach e dintorni






foto da web

Nessun commento:

Posta un commento